Il traffico aereo: come funziona il controllo delle autostrade del cielo
Quando l’aeronautica civile ha fatto il suo debutto all’inizio del diciannovesimo secolo, non si avvertiva l’esigenza di organizzare e controllare il traffico aereo: le aerovie, quelle che in altri termini possiamo chiamare le “autostrade del cielo”, nasceranno solo a seguito della Seconda Guerra Mondiale.
Il traffico aereo è regolato oggi in tutto il mondo secondo convenzioni istituite dall’ICAO (International Civil Aviation Organization), un’agenzia autonoma delle Nazioni Unite incaricata di sviluppare i principi e le tecniche raccomandate per la navigazione aerea internazionale, delle rotte e degli aeroporti.
Le convenzioni per il controllo traffico aereo stabiliscono regole come l’uso della lingua inglese per le comunicazioni, le regole per la formazione dei piloti e quelle per il traffico aereo, insieme agli standard previsti per la fornitura dei servizi di controllo.
Anche chi vola a vista (“VFR” – Visual Flight Rules) con piccoli aerei, deve rispettare determinate regole per non intralciare il traffico aereo.
Il compito di garantire operazioni sicure agli aeromobili commerciali e privati rientra nelle competenze dei controllori del traffico aereo. Gli addetti al controllo del traffico aereo forniscono assistenza agli aeromobili 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana. Devono coordinare i movimenti di migliaia di aerei al giorno in tutto il mondo. Si assicurano che gli aeromobili siano tenuti a distanza di sicurezza l’uno dall’altro e li orientano a terra e in volo in caso di maltempo. Fondamentalmente, sono un paio di occhi e orecchie in più per i piloti. Ma come funziona il controllo del traffico aereo?
Controllo traffico aereo: com’è organizzato
Il controllo del traffico aereo (ATC – Air Traffic Control) è quell’insieme di regole ed enti che contribuiscono a rendere sicuro, efficiente e ordinato il flusso degli aeromobili al suolo e nei cieli attraverso l’applicazione di opportune procedure e l’utilizzo di sistemi di comunicazione e, se disponibili, di sistemi radar di sorveglianza.
Ci sono tre specifiche fasi di controllo:
- Di torre: viene gestito tutto il traffico in pista e nelle immediate vicinanze dell’aeroporto;
- Di avvicinamento: si intende l’instradamento da e verso le aerovie;
- D’area: si tratta del coordinamento del traffico aereo in rotta, sulle aerovie.
Il controllo del traffico aereo dunque viene regolato così:
- il servizio di controllo d’aeroporto è fornito da una Torre di Controllo;
- il servizio di controllo d’avvicinamento, può essere fornito da un ente preposto a questa funzione, ovvero un Controllo di Avvicinamento, o da una torre di controllo, o da un centro di controllo d’area (ACC);
- il servizio di controllo d’area è fornito da un Centro di Controllo d’aerea (ACC) o dall’ente che fornisce il servizio di controllo di avvicinamento.
Le Torri di Controllo
Dalla torre di Controllo del Traffico Aereo, i controllori accompagnano gli aerei in avvicinamento e in partenza dagli aeroporti in quella che viene chiamata una Regione di Controllo (CTA). Questa regione di traffico controllato è uno spazio aereo controllato intorno a un aeroporto, che si estende dalla superficie verso l’alto, al di sopra della superficie terrestre.
Il limite inferiore di una CTA deve essere sufficientemente in alto in modo da consentire il volo VFR al di sotto di essa e deve essere compatibile con le esigenze del traffico IFR, ovvero il traffico che vola secondo le regole del volo strumentale (Instrument Flight Rules).
Poiché le CTA sono spazi aerei controllati, gli aeromobili possono entrarvi solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione dal controllo del traffico aereo. Ciò significa che la torre di controllo in aeroporto saprà esattamente quali aeromobili si trovano in quello spazio aereo. Di conseguenza, può adottare misure per garantire che gli aeromobili siano consapevoli gli uni degli altri.
Di fatto, la torre di controllo è il cuore nevralgico di un aeroporto: da qui vengono impartiti tutti i comandi che sono necessari ad effettuare le operazioni di volo in sicurezza e con efficienza.
Il controllo del traffico aereo in Italia
L’ENAV (Ente Nazionale Aviazione Civile) fornisce il servizio di gestione del traffico aereo per molti aeroporti italiani, mentre in altri aeroporti detti misti, ovvero militari e civili, il controllo è gestito dall’Aeronautica Militare italiana.
Lo spazio aereo italiano è suddiviso in 4 principali centri di controllo che assistono i piloti durante la fase di crociera: si tratta dei centri di controllo di Milano, Padova, Roma e Brindisi.
Nei cieli del nostro Paese ogni giorno volano circa 8.000 aerei, con circa 300.000 passeggeri: basta leggere questi numeri per capire l‘importanza del controllo del traffico aereo, sia per garantire la sicurezza che l’efficienza degli aeroporti e delle compagnie aeree che vi operano. Le autostrade dei cieli possono essere inaspettatamente trafficate, lo avresti mai detto?
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